I miei piedi sulle tue gambe, mangiare con le dita, l’acqua calda che scorre; se ti scopo fammi sentire che sei qui.
Il vestito nuovo, imboccarti quando è sera, fammi uno sporco Jack. Cammino di notte ma riparo occhiali da sole.
Ancora Maki.
Scambiare gioielli per caramelle, la penna nera che mi sporca le dita, un altro sconosciuto; danza con me, vieni più vicino.
Sentire il tuo respiro mentre mi sei addosso, come ti chiami? Non importa.
I campi di pannocchie mai nate mentre il sole sorge. Non mi ricordo il tuo nome, rollare senza grinder, i vasi di lavanda essiccata sognano.
La Strega e i saltimbanchi, i piedi nudi, i labirinti, le ninfe; un vecchio film.
Prendimi per mano, Queen Elizabeth ordina un Mojito. Spezzare incantesimi scambiandoli per incanti. Che ne sarà ora?
Rosari sgranati, profumo di pane; io e Billie cantiamo insieme. Ho la confusione mentale, qualcuno sullo sfondo urla: “Pazzesco!”
Vado a pescare in fondo al pozzo, mi guardi e ti riconosco. Mettiamo in pausa, è ora di ripartire.